Il Testamento Olografo, sapere quando serve e perché va scritto correttamente.

In carriera mi è capitato molte volte di occuparmi e di consigliare ai miei clienti e conoscenti di scrivere un testamento olografo. Sto parlando di quella forma di testamento che si scrive di pugno, alla vecchia maniera, con una buona penna e un pò di pazienza.  Se fatto con consapevolezza ed informazione è una valida- e soprattutto economica – alternativa al testamento pubblico ed a quello segreto, nei quali occorre l’assistenza notarile.

L’argomento della morte è sempre un pò tabù, specie noi italiani partiamo subito con gli scongiuri. Ma puoi scegliere solo in parte le conseguenze della tua nascita, puoi di certo influire molto su quello che accadrà  dei tuoi averi dopo la tua morte, ed il testamento olografo, nonostante sia uno strumento antico, ci permette di non fare brutte figure almeno da morti, e di non mettere nei guai le persone a noi care.

  1. QUANDO SERVE? – Bella domanda: innanzitutto quando vogliamo che , una volta passati a miglior vita, vogliamo evitare che i nostri averi finiscano nelle mani sbagliate.  Facciamo un esempio: due giovani coniugi dovrebbero sapere che in mancanza di testamento se uno dei due dovesse trapassare alla sua successione verrebbe chiamata la sorella del decuius, che magari abita lontano e non si frequenta. Possiamo anche voler bene a nostra sorella ma se viviamo sereni in famiglia magari non ci fa piacere immaginare che nostro marito o nostra moglie debba spartire i nostri averi con la famiglia di origine (che magari campa senza problemi per i fatti suoi).  Si, è vero, la sorella di cui all’esempio potrebbe anche essere magnanima e rinunciare all’eredità del compianto in favore dell’altro coniuge, ma anche in questo caso ci sarebbero problemi. La rinuncia all’eredità infatti costa solo di tasse qualche centinaio di Euro e la sorella sarebbe onerata di questo fastidio. E se pure la sorella volesse rinunciare, in caso questa avesse figli minorenni, la rinuncia dovrebbe essere, per legge, autorizzata dal Giudice Tutelare…….Insomma si creerebbero non pochi nodi da sciogliere  Ecco, queste sono alcune delle conseguenze tipiche che si verificano quando si evita come la peste il discorso testamento. Per tornare all’esempio, quando invece nasca un figlio alla giovane coppia il pericolo è scongiurato, il patrimonio in caso di morte di uno dei genitori si devolverebbe all’altro ed ai figli interamente.   Diamo ora una risposta alla domanda del “quando serve”: serve quando le regole del codice civile sulla successione legittima (senza testamento), non rispondano all’interesse del nostro attuale assetto famigliare, oppure quando si voglia distribuire in modo ragionato il patrimonio con disposizioni anche al di fuori della famiglia.  A questo link troviamo una comoda tabella che comprende queste regole non sempre note.
  2. COME SI SCRIVE ?- Assolutamente a mano, con una penna non cancellabile e deve provenire dalla mano del testatore. Quindi sono banditi gli scritti al PC poi stampati e firmati e quant’altro di similare;
  3. CHE FORMA USARE ?- La forma più semplice possibile che faccia comprendere le vostre ultime volontà. Se non avete confidenza con i termini giuridici è meglio evitarne l’abuso che va a scapito della comprensibilità del testo. Parole semplici, quote chiare, beneficiari riconoscibili, ed il testamento sarà facilmente interpretabile.
  4. LO POSSO SCRIVERE DA SOLO? Ni, ovvero se avete un patrimonio facile da individuare e le idee chiarissime sui beneficiari e sui loro eventuali sostituti SI. In caso voleste strutturare la vostra eredità in modo da soddisfare diverse esigenze, prevedere casi di sostituzione  per premorienza di qualche erede nominato, di fare lasciti particolari come i legati, di nominare un esecutore testamentario, di istituire un trust, costituire una fondazione, di rimettere dei debiti….e tanto altro, sarebbe il caso di interessare un legale. Una consulenza può farvi dominare in modo consapevole la gestione della futura successione (saprete quali conseguenze ha quello che scriverete e possibilmente sarà volto in modo concreto al raggiungimento degli obiettivi che vi prefiggete). Sarà possibile anche concordare un testo che esprima in modo corretto (rispetto alle conseguenze volute) le volontà testamentarie, che poi trascriverete consapevolmente come vostro nella scheda testamentaria olografa. La consulenza, nella maggior parte dei casi, si rivela fondamentale per fare si che vi sia corrispondenza tra quanto scriviamo e quanto desideriamo accada dopo la nostra morte. La materia delle successioni è tra le più regolate e complesse del nostro Codice Civile e spesso mette in difficoltà anche gli addetti ai lavori.
  5. COME CONSERVARLO? – Si può conservare gratuitamente consegnandolo ad una persona davvero fidata, o in una propria cassetta di sicurezza, oppure depositandolo presso il notaio (chiedendo il preventivo per la sua conservazione).
  6. POSSO CAMBIARLO O ELIMINARLO DEL TUTTO? – Il bello del testamento olografo è che si può sempre revocare del tutto o modificare. Basta recuperarne il possesso e gettarlo via. Se non si è nel possesso basta invece, scriverne uno nuovo e menzionare che si revoca ogni altro testamento precedente. Se invece si vogliono fare aggiunte o modifiche basta scriverne un’altro in data successiva e indicare che si revocano tutte le disposizioni del testamento precedente con questo incompatibili;
  7. COSA DEVE FARE CHI NE E’ NEL POSSESSO DOPO LA MORTE DEL TESTATORE? : questi verosimilmente sarà un erede dunque dovrà  recarsi dal notaio e farlo pubblicare. Potrà informare della cosa gli altri eredi e legatari nominati , in ogni caso questa comunicazione verrà fatta dal notaio a cui siano noti la residenza o il domicilio degli stessi.

Più di che un consiglio da ascoltare, scrivere un testamento olografo può essere una buona e consapevole intenzione, in caso servisse aiuto non esitate a rivolgervi ad un legale, richiedendo sempre un preventivo.

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