Perché mai dovremmo affidare ad un legale la manifestazione esterna delle nostre intenzioni o pretese a tutela di un diritto? Perché sulle questioni giuridiche l’arte di arrangiarsi scopiazzando su internet spesso può rivelarsi un rimedio peggiore del male, ancorché gratuito.
Diversi e tutti validi sono i motivi per non improvvisarsi quello che non si è, e farsi tutelare con una lettera d’avvocato:
- LA PREPARAZIONE SPECIFICA ED IL DONO DELLA SINTESI: Quanto affidate ad un legale l’incarico di scrivere per voi state mettendo il problema in mani preparate allo scopo. In determinate situazioni occorre menzionare precise norme di diritto e formule testuali ben precise al fine di provocare o evitare conseguenze giuridiche. Si pensi all’interruzione di una prescrizione, alla richiesta della restituzione di una caparra, alla diffida ad adempiere la prestazione pena la risoluzione del contratto, e potrei continuare per ore….Il professionista saprà interpretare la fattispecie giuridica sottostante alle vostre esigenze e condensare nella lettera (diffida, risposta o invito che sia) l’essenza del problema prospettando alla controparte una prima soluzione al di fuori delle aule di giustizia, mettendo in evidenza anche l’eventualità di ricorrere ad un Giudice ove non vi fosse la giusta considerazione del problema.
- LA VISIONE OGGETTIVA E DI INSIEME: Il professionista, ben inteso, tutela il vostro interesse, ma non ha il vostro coinvolgimento emotivo, non è irritato e tantomeno rancoroso, saprà quindi a vedere il problema nella giusta prospettiva mantenendo un tenore di scrittura perentorio e chiaro ma anche sereno che favorirà l’interazione della controparte o del suo legale.
- OTTENERE UNA RISPOSTA- può sembrare banale, ma quando la lettera proviene da uno studio legale nel 90% dei casi abbiamo una risposta, magari quella stessa risposta che il cliente ha cercato per mesi scrivendo o telefonando al destinatario di persona. Un riscontro dà quasi sempre un’idea della posizione che la controparte prenderà anche in caso di vertenza, dunque – anche quando la risposta non fosse positiva – permette di fare diverse valutazioni che, in mancanza, non sarebbero possibili.
- RIVERSARE I COSTI DEL PROFESSIONISTA SULLA CONTROPARTE: Usualmente se si incarica un legale di scrivere una missiva è perché si ritiene di aver subito un torto e quindi vi si è costretti dalla condotta della controparte. Questa situazione genera un costo tecnico (quello del legale) che la controparte (quando si ha realmente ragione), in linea di principio, deve sopportare. Se infatti si giunge poi alle estreme conseguenze della causa, allegando la lettera e la fattura del legale il rimborso di questa va riconosciuto quale spesa stragiudiziale, ed il Giudice di norma si adegua al principio se accoglie la vostra domanda giudiziale. Allo stesso modo se sollecitiamo il pagamento di un credito, il rimborso delle spese di sollecito sono dovute e se non pagate possono essere addirittura oggetto di separato giudizio. Se il sollecito di pagamento non da frutti ed alleghiamo la parcella in sede di ricorso per decreto ingiuntivo il Giudice può riconoscere il diritto al rimborso insieme al capitale ed alle spese legali del decreto stesso. Insomma, se il diritto è dalla vostra parte avete ottime possibilità per venire anche rimborsati dei compensi pagati per la lettera dell’avvocato.
- FAVORISCE L’AVVIO DI UN DIALOGO TRA LEGALI – quando poi, a seguito di una lettera d’avvocato risponde l’avvocato della controparte solitamente è più facile trovare una soluzione. Nella maggior parte dei casi e se possibile i legali delle parti valuteranno con attenzione le reciproche posizioni ricercando una soluzione da sottoporre al vaglio finale dei rispettivi clienti ben consci delle possibili vertenze che si prospetterebbero all’orizzonti. Il dialogo tra avvocati, salve rare eccezioni, è più libero ed immediato, le trattative e le eventuali proposte rimangono – per dovere deontologico – riservate e possono condurre ad una soluzione inizialmente non pronosticabile anche delle situazioni più tese. Qualora si dovesse concludere un accordo grazie all’intervento degli avvocati le spese legali sono di regola compensate (ciascuno paga il suo legale) salvo regolamentazione diversa e concorsi per spese di assistenza a carico di una o dell’altra parte.
- PUÒ ESSERE UTILE IN CAUSA – Se una trattativa naufraga, o peggio l’invito alla stessa viene completamente ignorato dalla controparte, non resta che valutare pro e contro della causa. Se fosse necessario agire o resistere in giudizio, la lettera del vostro legale può essere prodotta in causa per comprovare la vostra condotta pre processuale volta a trovare una soluzione, di solito apprezzata dai giudici. In molti casi produrre in causa una lettera precedentemente inviata può essere fondamentale per dimostrare di aver denunciato un determinato fatto, richiesto un risarcimento dei danni, aver formalizzato una disdetta o un recesso evitando decadenze e prescrizioni previste dalla legge. Inoltre la lettera stragiudiziale può assurgere ad argomento di prova, si pensi a contestazioni fatte con la missiva e che non vengano contestate per iscritto dalla controparte. Oppure quando la controparte risponde e, pur contestando gli addebiti, ammette circostanze che, in causa, potranno esserle sfavorevoli
Se vogliamo fare le cose per bene dunque il fai da te è sconsigliato e molte volte una semplice lettera d’avvocato può sbloccare annose questioni o situazioni che, se affrontate personalmente senza la giusta preparazione, potrebbero venire compromesse.
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